mercoledì 19 ottobre 2011

Un viaggio dell'altro mondo: Argentina no stop


Agnese Cerroni


ROMA -Dall'estremo nord, al confine della Bolivia, fino alla Tierra del Fuego, la guida Argentina:spazi sconfinati e ghiacciai perenni (edizioni Polaris) descrive il paese in tutta la sua lunghezza segnando il confine con il Cile ed esibendo una varietà di paesaggi unica al mondo, dagli altopiani desertici del nord-ovest e del Cuyo (regione dei deserti in lingua indigena), dove vulcani più o meno quiescenti sfumano con le pendici nell'immacolato riverbero di immensi salar o nelle acque cristalline di lagune colorate di rosa dalle piume dei fenicotteri, con valli, canyon e montagne dagli incredibili colori, fino alle regione dei laghi, dei boschi, dei ghiacciai della Patagonia.


Qui si trovano i parchi di Ischigualasto e Talampaya, dove le pieghe e i colori delle rocce scolpite dal vento racchiudono uno dei giacimenti paleontologici più importanti del mondo. Più a sud, oltre le valli di La Rioja, San Juan e Mendoza, che danno vini di rinomanza internazionale, nelle Ande centrali si eleva, massima cima del continente americano, l'Aconcagua. Al confine con il Paraguay si estende l'immensa e impenetrabile foresta di spine del Chaco, mentre tra i fiumi Paraná e Uruguay le fertili terre rosse, le lagune e paludi della Mesopotamia, avvolgono nella cortina di verde esuberante della selva tropicale le spettacolari Cataratas del Iguazú e le rovine delle Missioni Gesuitiche, testimonianza della feconda opera di evangelizzazione della Compagnia di Gesù.


Centro geografico ed economico del Paese, la pianura della Pampa offre la magia degli spazi immensi e degli orizzonti infiniti: questa è la terra dei gaucho e della tradizione. Ad ovest la Pampa si eleva nelle sierra di Córdoba, che nelle valli fertili accoglie templi ed estancia dell'epoca coloniale. Il litorale atlantico, disegnato da alti precipizi dalle forme sinuose e da spiagge interminabili, scaldato dalla corrente del Brasile, si anima a nord di vivaci centri balneari che, oltre il Río Colorado, a sud del 39° parallelo, svaniscono travolti dai freddi venti dell'Antartide per lasciare padroni delle coste uccelli e mammiferi marini.


Qui Península Valdés si estroflette coraggiosamente ad affrontare le onde e dare rifugio a pinguini, otarie, elefanti di mare, balene ed innumerevoli colonie di uccelli marini, e Punta Tombo accoglie lo stridio di milioni di pinguini. Arriviamo fino alla Tierra del Fuego, con gli immensi laghi della Cordillera, e tra questi uno dei pochi ghiacciai al mondo ancora in fase di crescita: il Glaciar Perito Moreno. Infine le Malvinas e l'Antartide.

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