domenica 20 febbraio 2011

"La poesia è di casa": a Roma la poesia unisce l'altro e l'altrove.

ROMA – La poesia riesce a unire sempre l’altro e l’altrove: è la sua caratteristica peculiare, la sua potenza, la sua autorevolezza. L’ha detto anche Benigni, l’altra sera al Festival di Sanremo: è stato il momento più dolce, più affascinante in un momento come questo, in cui la crisi offre l’alibi per i tagli; e i tagli infieriscono, ovviamente, sulla cultura, perché pare che non “renda”, che non sia utile, che non sia voce attiva della bilancia commerciale.
Fortunatamente, ogni tanto, qualche azione coraggiosa viene intentata: come quella che, a Roma, ha permesso l’organizzazione di nove incontri di poesia, in tre luoghi diversi, in tre altrove: La poesia è di casa sarà una vera e propria festa della poesia, che riguarderà momenti e atteggiamenti diversi, dai grandi dell'epos di tutti i tempi ai nuovi poeti contemporanei, che con grande difficoltà stanno affermandosi sulla scena della poesia italiana.

Nella Sala Santa Rita (www.salasantarita.culturaroma.it), in Via Montanara 8 (vicino a Piazza Campitelli), si tiene un ciclo di incontri dal titolo Il flusso di parole, in cui verranno letti e riscoperti autori classici della letteratura italiana. Un incontro è già stato fatto, il 10 febbraio: Novecento italiano, in cui son stati letti i versi di poeti come Dino Campana e Cristina Campo. Il prossimo sarà il 10 marzo (h 17:30): Ritorno di Cima, incontro che servirà a celebrare la rima del verso italiano, la musicalità che produce, la dolcezza che lascia sulla lingua. L’ultimo incontro, il 20 aprile (h 17:30), sarà dedicato ai Nuovi poeti del flusso della parola e della visione interiore.
Alla Casa della memoria e della storia (www.casadellamemoria.culturaroma.it), in via San Francesco di Sales 5, invece, la poesia celebra l’Unità d’Italia con tre incontri, il primo dei quali si è già tenuto il 17 febbraio, con la serata Rapsodie garibaldine, in cui son state riscoperte poesie e rime di autori (come Ippolito Nievo) che celebravano, nella spensieratezza dell’ideale, gli animi eroici e i coraggiosi cuori di quei giovani, così poco famosi. Il 24 marzo (h 17:30) sarà la volta di Cecco Bilecco filastrocche e canzoni popolari mentre il 14 aprile (h 17:30) verrà lasciato spazio ai Nuovi poeti popolari.
L’ultimo luogo è la Casa dei teatri (www.casadeiteatri.culturaroma.it, Largo 3 giugno 1849, nella Villa Doria Pamphilj), dove i tre incontri celebreranno la poesia quando si converte in spettacolo: Dall’epos al ludus. Il primo incontro si terrà il 19 marzo (h 11:30), L’epos, in cui saranno recuperati, da Virgilio a Tasso, gli esempi più splendidi e meravigliosi dell’epica. Il 9 aprile (h 11:30), invece, toccherà al Ludus giocare i suoi assi, presentando poesia di Rodari, Orengo e Carpi. L’ultimo incontro si terrà il 14 maggio (h 11:30), con lo spazio dedicato ai Nuovi poeti ludici.
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per avere più informazioni ci si può collegare al sito www.culturaroma.it
Buon divertimento!

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