lunedì 7 febbraio 2011

"Gli anni della speranza", il racconto della difficile emigrazione da una terra ostile

Giulia Siena
ROMA - "Si strinsero uno con l'altro, come un blocco, come una vera famiglia. Erano sul suolo francese e sapevano che per loro cominciavano gli anni della speranza." Finisce con un augurio di speranza il romanzo di Anna Tolu Pouget che ripercorre gli anni difficili del Fascismo. "Gli anni della speranza", pubblicato da Arkadia Editore, è il racconto intenso di personaggi diversi tra loro, ma simili per condizione sociale: due ragazzi e una bambina che in diversi momenti, nello stesso paese di un'isola arida, si sono scontrati con la durezza del tempo. Strade tortuose e parallele che negli anni si sono incrociate per proseguire insieme verso "gli anni della speranza"; dopo che l'austerità delle madri aveva scosso le loro piccole sensibilità, dopo che l'asprezza della guerra aveva messo alla prova la loro forza, dopo che il dolore si era preso gioco dei loro sorrisi.
Così, Francesco e Margherita sono cresciuti a pochi metri di distanza in una Sardegna "devota" al Fascismo e impaurita dalla Guerra; entrambi proclamavano entusiasti "Viva il Re! Viva il Duce!" con la sommessa speranza che il futuro sarebbe stato più ricco di cibo e amore. Entrambi volevano fuggire da quell'entroterra polveroso, avaro di soddisfazioni e affetto per approdare lontano, dove la cattiveria dei loro avi non poteva raggiungerli.

Anna Tolu Pouget in poco più di centocinquanta pagine costruisce un romanzo familiare dalla solida struttura narrativa: i riferimenti geografici sono calibrati con successo alle vicende storiche e il tutto sapientemente arricchito da sfumate venature sentimentali.

2 commenti:

  1. quindi un libro che non parla della solita sardegna tutta vip e barche di lusso. strano!
    io sto leggendo "Fausto e Anna" di cassola conoscete?

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  2. GLi anni della speranza sembra davvero bello, antico, nonostante l'emigrazione sia purtroppo sempre attuale. ciao

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